Luca Pignatelli nasce a Milano nel 1962, città nella quale ancora oggi vive e lavora. Dal padre, pittore e scultore già molto apprezzato, eredita la passione per questo particolare mestiere. Conduce i suoi studi di architettura presso il Politecnico di Milano, materia che determina in maniera fondamentale il suo personalissimo approccio con la pittura. Attraverso le prima mostre milanesi, presenta al pubblico la sua visione di un mondo poeticamente minacciato. Il suo stile viene definito dalla critica come una sorta di realismo visionario, che trae i suoi spunti direttamente dalla memoria. Nel 1991 si tiene la sua personale londinese al Leighton House Museum, preceduta dalla sua partecipazione al Premio Michetti. Le cupe tonalità delle sue opere si accompagnano ad una precisa attenzione per il dettaglio architettonico. Un vero e proprio riassunto della prima fase della sua ricerca artistica è individuabile nella mostra presso la Galleria Poggiali e Forconi, nel 1996, dove aerei di guerra, mezzi pesanti e locomotive si trasformano in simboli di potenza. I suoi soggetti sembrano adagiarsi sui teloni d’epoca, che servivano a coprire i vagoni merci degli anni Trenta, i quali vengono utilizzati dall’artista come supporto. Seguono: la partecipazione alla Fiera di Basilea, la vittoria del Premio Cairo Comunication del 2000 e le esposizioni negli Stati Uniti, precisamene a San Francisco e New York. Nel 2003, a seguito di altre manifestazioni espositive e premi, è tra gli artisti inseriti nella mostra “La nuova scena artistica italiana” presso la Biennale di Venezia. Le sue opere, accanto all’architettura moderna, rilevano un nuovo interesse nei confronti dell’archeologia, degli antichi resti di Roma e Pompei. Espone anche presso il MART di Rovereto, il Palazzo della Promotrice di Torino e l’Academie Royale de Belgique. Il continuo contatto e confronto con artisti ed intellettuali di spicco italiani ed esteri, ne fanno oggi una delle personalità artistiche più interessanti in Italia

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